Inizierò con una dichiarazione modesta: la pandemia ha profondamente influenzato l’edge computing.
Da oltre due anni l’edge computing sta accelerando la propria crescita sull’edge distribuito a seguito dell’aumento del lavoro da remoto e dell’evoluzione della domanda in varie applicazioni.
Ad esempio, ho scoperto che la larghezza di banda della connessione Wi-Fi di casa ha un limite; non ci avevo mai nemmeno pensato fino a quando la mia famiglia ha dovuto usare Internet a casa 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Con l’edge computing ci si sposta in spazi non convenzionali per le infrastrutture digitali critiche. Che si tratti di reparti di produzione (edge computing industriale), località all’aperto o magazzini per il commercio al dettaglio, il rack diventa il data center.
Flessibilità e standardizzazione dei data center sono ormai fondamentali. E non possiamo dimenticare la necessità di un’alta resilienza.
Un aspetto di grande importanza è poi la sicurezza fisica. Molti data center sull’edge non hanno personale IT in sede e sono facilmente accessibili a chiunque. Questo tema è ancora in corso di sviluppo.
Complessivamente i dati continuano ad aumentare e l’espansione dell’elaborazione verso l’esterno è sempre più veloce.
Contemporaneamente, riscontriamo una certa autonomia nei magazzini e nelle fabbriche, il che ci porta a chiederci:
Quanto ci siamo avvicinati alle operazioni autonome sulla rete edge?
Con i recenti progressi tecnologici, le operazioni autonome sull’edge stanno diventando realtà.
Esiste già un certo livello di autonomia in ambienti senza personale che non sono facilmente accessibile ai dipendenti e ad altri operatori.
Recentemente ero all’aeroporto di Newark e sono passato da CIBO Express: un negozio basato sulla tecnologia Just Walk Out di Amazon, quindi senza cassieri.
Come suggerisce il nome, basta strisciare la carta di credito e uscire con i propri acquisti; c’è molta tecnologia dietro la gestione efficace di tutto questo.
Considerando l’infrastruttura che supporta il negozio, ci si può affidare solo all’edge computing?
Un affidabile accesso remoto alle risorse informatiche è fondamentale per avere siti edge autosufficienti. Occorre risolvere gli eventuali problemi e avere la tranquillità che i propri data center edge funzionino come previsto.
Noi di Vertiv ci concentriamo sull’accesso remoto alle risorse IT per consentire ai clienti di vedere e sentire cosa accade nei loro data center sull’edge distribuito e monitorare con efficacia l’andamento delle reti.
Esiste anche un livello di analisi predittiva per fornire al cliente informazioni con cui prendere decisioni sulle proprie reti edge.
Ritengo che ci sarà una grande evoluzione nell’accesso remoto alle risorse informatiche delle reti di dati edge sicure e resistenti.
Dove stiamo riscontrando la maggiore crescita della tecnologia per supportare le implementazioni sull’edge? Cosa succederà dopo?
Tutti abbiamo sentito parlare dell’esplosione dell’edge computing e delle reti distribuite, ma ora stiamo assistendo a una crescita incrementale. Esistono molti prototipi. E arrivano ondate.
Ora stiamo cercando di trasformare i dati in qualcosa di significativo, che coinvolge l’architettura dell’edge computing. Questo comporta l’aggiornamento dei siti esistenti e l’introduzione di più apparecchiature.
La fase successiva consisterà nel migliorare l’esperienza del cliente con applicazioni di realtà aumentata, che ci portano un po’ oltre e rappresentano più di un prototipo. Non si tratta di balzi e ostacoli da superare, ma piuttosto di sacche di attività.
Infine otterremo un’esperienza completamente immersiva con il machine learning e l’edge computing nell’intelligenza artificiale, in una fase ancora successiva. Stiamo assistendo a una discussione più concettuale sull’argomento, ma con pochissimi casi d’uso dell’edge computing.
Quando si parla di edge computing, si tende a pensare soprattutto alle risorse IT e all’infrastruttura critica che lo supporta. Quello su cui noi ci concentriamo (e dove spero di arrivare, come settore) fa convergere queste due cose. Questo avviene attraverso l’accesso remoto alle risorse informatiche, che tiene un piede nella tecnologia operativa e l’altro nell’IT: è ciò che serve per rafforzare la rete edge e supportare la crescita futura.