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In questa blog series, “Innovating Out Loud”, parlerò della cultura dell’innovazione di Vertiv in termini di cinque comportamenti che stimolano la curiosità, portano idee nuove ed entusiasmanti e migliorano le capacità di innovazione di un’azienda. Questi comportamenti sono descritti in uno dei miei libri preferiti sul tema dell’innovazione, “Eat, Sleep, Innovate: How to Make Creativity an Everyday Habit Inside Your Organization”. In questo articolo parleremo della capacità di essere ambigui o di adattarsi e di prepararsi alla disruption analizzando le offerte di prodotti attuali e il modo in cui possono soddisfare le esigenze del settore.

Il mondo è in continua evoluzione e quanto più un’azienda si specializza, tanto più drammatici possono essere gli sconvolgimenti. Tuttavia, circondandovi di un team di pensatori diversi e mantenendo una mentalità aperta sul futuro, avrete la flessibilità necessaria per adattarvi e affrontare i grandi cambiamenti quando arriveranno. Nel mio mondo questo comportamento viene chiamato “abilità nell’ambiguità”. In termini più poetici, l’idea di essere flessibili e proattivi di fronte al cambiamento può essere riassunta dal grande artista marziale Bruce Lee: “Sii acqua, amico mio”.

La maturità tecnologica e l’apprendimento dei “non innovatori”

Negli ultimi anni abbiamo lavorato per formalizzare e migliorare il nostro processo interno di sviluppo e introduzione di nuovi prodotti (New Product Development and Introduction, NPDI), per evitare che alcune delle nostre idee emergenti cadano nel dimenticatoio e per aumentare la nostra agilità nello sviluppo di prodotti in grado di rispondere alle tendenze e agli sconvolgimenti del settore. Ciò avviene, in parte, assegnando un punteggio alle idee e ai componenti tecnologici in base alla loro maturità tecnologica, al potenziale commerciale e al valore strategico. Questo sistema di punteggio ci permette di valutare idee e tecnologie in modo più efficace e di sapere dove concentrare la nostra attenzione nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni.

Un’altra metodologia che il nostro team utilizza per aiutarci ad adattarci meglio al cambiamento si chiama TRIZ. Questo sistema di risoluzione dei problemi prevede esercizi in cui identifichiamo una dozzina di modi controproducenti di gestire un’azienda, per poi pensare a come invertire le conseguenze di tali azioni. Ad esempio, possiamo chiedere al team di danneggiare ipoteticamente un’azienda licenziando i principali manager e venditori o creando strategie per mercati in cui l’azienda non ha esperienza. Pensando a come invertire la rotta e mitigare i danni di queste decisioni, possiamo migliorare il modo in cui rispondiamo e innoviamo nei momenti di imprevisto.

Innovare per i data center di domani

Uno dei modi in cui cerchiamo di prevedere quali tecnologie saranno richieste in futuro è iniziare a guardare a 10 anni nel futuro e tornare indietro a oggi. Ad esempio, stiamo assistendo a una grande proliferazione di applicazioni di raffreddamento ad alta densità da parte di aziende che cercano di portare avanti le loro trasformazioni digitali e di supportare i cambiamenti della società, come l’aumento del lavoro a distanza e dell’e-commerce. Questo non significa necessariamente la fine del raffreddamento ad aria nei prossimi mesi o anni. Tuttavia, con la continua crescita della domanda digitale, aumenterà anche la potenza di elaborazione dei chip nei rack dei data center ed è lecito pensare che tra forse 10 anni il raffreddamento ad aria non sarà più sostenibile. Supponendo che tra 10 anni il raffreddamento ad aria non sarà più accettabile per le applicazioni di elaborazione ad alta densità, possiamo iniziare il processo di analisi della tecnologia che probabilmente verrà utilizzata in sostituzione e delle soluzioni che possiamo sviluppare per servire i clienti durante questa transizione.

Vertiv User Experience (VUE) è un altro modo in cui noi, come azienda, cerchiamo di metterci nei panni dei nostri clienti per soddisfare al meglio le loro esigenze. VUE è un’iniziativa interaziendale progettata per aiutare a generare idee innovative e risolvere i problemi dei clienti a livello olistico, coinvolgendo tutti i reparti che interagiscono con i clienti. Abbiamo utilizzato questo processo quando abbiamo sviluppato il nostro Vertiv™ Avocent® ADX Ecosystem e il gruppo di continuità (UPS) Vertiv™ Liebert® APS. Dalla fase di raccolta dei dati, il team ha identificato i problemi principali e, attraverso il brainstorming e i test di funzionalità, è stato in grado di sviluppare soluzioni che hanno contribuito a risolvere i problemi reali dei clienti sul campo e a migliorare l’esperienza dell’utente.

Per garantire che il nostro processo non sembri un tentativo di trovare la luce nel buio, è anche essenziale impegnarsi con altri leader e stakeholder del settore e collaborare alla progettazione della prossima generazione di infrastrutture per data center. Ecco perché Vertiv è orgogliosa di collaborare con organizzazioni orientate al futuro come Open Compute Project (OCP). Vertiv ha collaborato con altri esperti affiliati a OCP specializzati in thermal management, scienza e ingegneria dei fluidi, integrazione dei server e connettività di alimentazione per aiutare a risolvere le sfide termiche dei rack relative all’aumento delle densità di computing. Insieme abbiamo identificato le linee guida e le best practice in materia di raffreddamento a immersione per ambienti ad alta densità. Abbiamo anche sviluppato barre collettrici DC per rack e uno scaffale di alimentazione DC da 12 volt compatibili con i rack OCP.

Un altro recente esempio dell’attenzione al futuro di Vertiv in termini di thermal management, efficienza e sostenibilità è la nostra collaborazione con la National University of Singapore (NUS) e la Nanyang Technological University (NTU) di Singapore per contribuire allo sviluppo di una struttura all’avanguardia per l’esecuzione di test su data center. Raffreddare applicazioni di calcolo ad alta densità può essere un compito difficile, specialmente in climi tropicali caldi e umidi come Singapore. Vertiv ha fornito rack, distribuzione dell’alimentazione in rack (rPDU) e soluzioni di raffreddamento ad alta densità per dimostrare come le tecnologie avanzate di thermal management possono supportare data center più efficienti in questi luoghi. Presso la struttura saranno testate tecnologie innovative di thermal management per identificare i potenziali rischi operativi e progettare misure di de-risking adatte ai requisiti specifici dei climi tropicali.

Nell’ultimo post di questa serie parleremo dell’empowerment, vale a dire di come garantire che le idee siano ascoltate e che chi contribuisce sia riconosciuto in modo adeguato. Se hai opinioni o commenti sull’argomento dell’innovazione, contattaci. Sarò lieto di ascoltare le tue idee.

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