Probabilmente tutti abbiamo sentito l’antico adagio secondo cui suddividere un grande compito in parti più piccole è il modo migliore per portarlo a termine rapidamente e con successo.
È sempre più evidente che lo stesso principio può garantire gli stessi vantaggi durante la costruzione di nuovi data center.
Con l’esigenza di costruire data center più grandi e di introdurre nuova potenza in tempi più rapidi, è stato naturale prendere in considerazione la prefabbricazione per ridurre i tempi di commercializzazione rispetto al tradizionale approccio alla costruzione di data center fisici.
La prefabbricazione di moduli edilizi, come le power room, può essere integrata in loco con la struttura tradizionale dell’edificio che ospita il data center. La costruzione modulare prefabbricata (PFM) può aiutare i proprietari dei data center a creare nuovi data center in modo più rapido, economico e sicuro.
Può anche aiutare il settore dei data center a fornire l’infrastruttura digitale necessaria per aumentare le piattaforme e i dati digitali. Questa tendenza ha subito un’accelerazione durante la pandemia, quando i lockdown e il lavoro da casa hanno creato un aumento esponenziale della domanda di dati tra consumatori e aziende.
Gli esperti prevedono che l’aumento della domanda di data center continuerà, contribuendo a sostenere l’introduzione delle reti mobili di quinta generazione in tutto il mondo, oltre all’intelligenza artificiale (AI) e all’emozionante ma ancora in fase di sviluppo metaverso.
In un momento in cui i data center devono affrontare una crescente regolamentazione governativa dovuta alle preoccupazioni per il loro consumo di energia e acqua, l’impiego di PFM per creare data center solitamente più piccoli e più adatti alle esigenze dei clienti, con conseguente riduzione della produzione di rifiuti ed emissioni di carbonio nella produzione e nel trasporto, ha senso sia dal punto di vista ambientale che commerciale.
Costruzione flessibile
Pertanto non dovrebbe sorprendere che i PFM siano diventati una tecnica di costruzione standard nel settore dei data center.
Secondo una ricerca pubblicata all’inizio di quest’anno da Omdia, una società di ricerca e consulenza, e da Vertiv, l’uso di data center modulari prefabbricati è ampiamente diffuso.
Oltre la metà (52%) dei partecipanti ha già utilizzato PFM. La ricerca ha evidenziato anche la probabilità che tale crescita acceleri ulteriormente.
Nove intervistati su dieci (93%) hanno dichiarato che userebbero PFM come metodo di costruzione predefinito.
I data center PFM sono stati il soggetto principale di una recente tavola rotonda a cui ho partecipato.
Il webinar “Fireside chat: How pre-fabrication can help ease the difficulties surrounding supply chain, costs and quality”, è stato ospitato da DatacenterDynamics, un editore di notizie, ricerche ed eventi sul settore dei data center.
Gli altri partecipanti alla tavola rotonda erano Jeff Hunter, direttore tecnico di MiCiM, una società di project management e costruzioni specializzata in data center, e il moderatore della discussione, Alex Dickins, channel manager presso DatacenterDynamics.
Il webinar ha illustrato i vantaggi dei data center PFM, tra cui il modo in cui questi possono alleviare i ritardi nella supply chain, la tendenza dei clienti a standardizzare i progetti dei data center e la sostenibilità dei PFM.
Come ha affermato Alex, negli ultimi anni i data center PFM sono passati “da nicchia a mainstream”.
Come ho detto durante la tavola rotonda, i PFM possono ridurre i rischi di progetto, tagliare i costi di costruzione e accelerare la velocità di commercializzazione. Inoltre, alla luce dei ritardi nelle catene di fornitura globali degli ultimi tre anni, garantire la prevedibilità dell’offerta è diventato un vantaggio competitivo.
Sfide (e opportunità) della supply chain
Le difficoltà della supply chain si sono accentuate all’inizio dell’anno a causa della guerra in Ucraina. Nonostante la richiesta di capacità sia ancora in crescita, il mercato ha dovuto affrontare le difficoltà della catena di approvvigionamento.
Abbiamo assistito a un’enfasi sulle previsioni e a un aumento della standardizzazione (definizione di progetti/componenti modulari standard) tra proprietari e produttori di data center sul mercato.
Da parte nostra, Vertiv conserva i prodotti fino alla data di scadenza. Questo mette Vertiv in condizione di poter soddisfare tempestivamente le forti richieste di prodotti da parte dei clienti.
Nel frattempo, i data center diventano sempre più grandi e di conseguenza più complessi. I PFM possono garantire qualità e quantità?
Allarme spoiler: possono farlo. Secondo Jeff, la chiave del successo consiste nel fare un’accurata selezione dei fornitori e "togliere la complessità" dalla realizzazione.
Non bisogna dimenticare i fornitori dei fornitori. Infatti, anche i fornitori hanno catene di fornitura proprie da gestire. Ad esempio, sono in grado di produrre un numero sufficiente di generatori di energia in tempo utile per il tuo progetto?
Ridurre al minimo la quantità di hardware e componenti impiegati nella realizzazione di un data center può aiutare anche a controllare i costi e a far sì che il progetto possa essere ultimato nei tempi previsti.
A titolo di esempio, Jeff ha parlato di come la sua azienda ha aiutato un cliente a modificare il progetto del suo data center passando da circa ottocento “quadri” elettrici a 180, con un risparmio di decine di milioni di euro.
Il caso della standardizzazione
La standardizzazione dei progetti e delle apparecchiature dei data center è un altro metodo che permette ai costruttori di data center di smussare eventuali ostacoli nelle supply chain globali.
Un numero sempre maggiore di clienti sta standardizzando i progetti di data center PFM. Inoltre, essi chiedono ai propri fornitori di garantire e ridurre i tempi di consegna dei progetti e di minimizzare i rischi del progetto.
In alcuni casi, i clienti utilizzeranno Vertiv per gestire i molti fornitori coinvolti nella creazione di un progetto di data center ampio e complesso.
Di recente abbiamo fatto una cosa simile per MEEZA, una joint venture privata con Qatar Foundation. L’abbiamo aiutata a realizzare un data center prefabbricato da cinque megawatt in soli 14 mesi, durante la pandemia.
I PFM offrono ulteriori vantaggi. I progetti basati sulla fabbrica possono essere molto meno impegnativi dal punto di vista della manodopera e richiedere, ad esempio, mezza dozzina di persone invece dei cento dipendenti necessari per costruire un grande data center in loco.
Naturalmente, ogni data center è diverso dagli altri, indipendentemente dalla standardizzazione di design e componenti. Tuttavia, in base alle mie esperienze, in genere i data center PFM vengono costruiti molto più rapidamente di quelli realizzati in loco.
Questo comprende l’allestimento di “camere pulite”.
Mercati sviluppati e in via di sviluppo
Nei mercati dei data center in via di sviluppo, il PFM è spesso l’opzione ideale poiché in genere è sensibilmente più veloce e assicura una qualità superiore rispetto alla costruzione in loco.
I PFM presentano questi vantaggi anche nei mercati più maturi, ma i benefici in termini di qualità sono solitamente inferiori in considerazione di un settore delle costruzioni più sviluppato.
In questi mercati è più sensato impiegare un modello di conduzione ibrido in cui una parte del lavoro viene svolto in fabbrica mentre la rimanenza viene realizzata in loco. In questo scenario, i blocchi modulari aiutano i clienti a ridurre sensibilmente la complessità e i rischi nello svolgimento del progetto.
Sostenibilità
In che misura i PFM riducono le emissioni di carbonio rispetto ai data center realizzati con tecniche di costruzione tradizionali?
Le ricerche di settore suggeriscono che la costruzione di data center prefabbricati comporta un’impronta di carbonio inferiore rispetto a quella tradizionale. Una parte carbonio risparmiato deriva dal trasporto dei lavoratori. Rispetto alla costruzione in loco, per realizzare un data center in una fabbrica sono necessari meno lavoratori.
Per saperne di più, consulta il nostro white paper sui data center modulari prefabbricati. Mentre i data center modulari prefabbricati continuano a guadagnare terreno, i costruttori di data center devono trovare nuovi modi per ridurre al minimo le interruzioni della supply chain, l’aumento dell’inflazione, la carenza di lavoratori e la possibile recessione.
I PFM possono aiutare i costruttori di data center a superare tutti questi ostacoli.
Naturalmente non sono perfetti. Come ha fatto notare Jeff durante la tavola rotonda, il settore non è riuscito a “unire tutti i punti”. Infatti è necessario procedere a un’ulteriore standardizzazione e semplificazione. Tuttavia, abbiamo convenuto che il mercato dei PFM ha davanti a sé un futuro brillante.
Questo è il motivo per cui Vertiv sta ampliando i suoi prodotti e servizi prefabbricati, con grandi data center modulari prefabbricati come questo laboratorio sviluppato per Orange, con data center edge compatti e completamente contenuti che funzionano sulle nostre piattaforme Vertiv™ SmartMod e Vertiv™ SmartRow e con moduli di alimentazione ad alta densità.
