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Il 5G mette pressione sui punti di accesso al servizio

Dave Michlovic •

Secondo 451 Research, la tecnologia 5G sarà “l’aggiornamento di rete di più grande impatto e più difficile mai affrontato dal settore delle telecomunicazioni.” Il 5G introduce il computing nello spazio delle telecomunicazioni per supportare le applicazioni che richiedono una bassa latenza. La trasformazione sta avvenendo adesso nei punti di accesso al servizio - i vecchi uffici centrali che ora funzionano come data center edge - e si sta diffondendo rapidamente in tutto lo spazio di accesso.

Questa situazione presenta nuove sfide per gli operatori di telecomunicazioni: in particolar modo, il fatto che i server IT sono progettati per funzionare in un intervallo di temperatura compreso tra 18 e 27 gradi Celsius (64,4 e 80,6 gradi Fahrenheit). Le tradizionali implementazioni remote di telecomunicazioni non sono state costruite tenendo conto di un controllo ambientale così rigoroso, tuttavia il 5G sta cambiando il profilo termico della rete.

Per ovvie ragioni, le apparecchiature di telecomunicazione devono funzionare in ambienti estremi, con temperature superiori ai 38 gradi Celsius (100 °F) o molto inferiori al congelamento, in alcuni luoghi. Poiché le tradizionali apparecchiature di telecomunicazione generano una quantità ridotta o nulla di calore, la gestione termica si è concentrata sulla protezione contro condizioni meteorologiche avverse ed è costituita da vari rifugi e armadi. I server, tuttavia, generano una grande quantità di calore e ciò comporta una nuova e seria sfida termica all’interno degli armadi.

L’impatto su questi punti di accesso al servizio è stato notevole. L’ingombro delle apparecchiature si riduce man mano che l’attrezzatura di commutazione viene sostituita da rack di server, i quali occupano meno spazio ma producono molto più calore. La maggior parte dei punti di accesso ha una capacità di raffreddamento sufficiente nei sistemi HVAC di base, ma l’aria viene soffiata intorno a sale grandi e quasi vuote, pertanto solo una piccola porzione d’aria riesce a raggiungere i server e a raffreddarli. Anche se gli operatori scegliessero di emettere più aria nella stanza e a una temperatura più bassa, questo approccio sarebbe estremamente inefficiente, in quanto i punti di accesso sono centinaia o migliaia, e pertanto le emissioni di carbonio aumenterebbero drasticamente insieme ai costi.

Per questo motivo e non solo, gli operatori hanno intrapreso un percorso diverso: l’obiettivo è risolvere le sfide del raffreddamento di edge 5G tramite soluzioni di raffreddamento dei data center. Esse prevedono soluzioni di raffreddamento in fila e su porte posteriori oppure sistemi sempre più integrati che sfruttano corridoi caldi o freddi per massimizzare l’efficienza. I sistemi integrati offrono ulteriori vantaggi, per esempio la massimizzazione dello spazio disponibile, la possibilità di aumentare facilmente la capacità modulare e l’impianto antincendio integrato.

Al momento, gli operatori si stanno occupando della transizione nelle loro reti e spesso si rivolgono a noi per chiederci informazioni in merito all’applicabilità del raffreddamento a liquido in questi punti di accesso al servizio. La tecnologia è sempre più popolare nel design di raffreddamento dei data center, anche in alcune implementazioni edge. Tuttavia, non è un approccio consigliato per i punti di accesso al servizio delle telecomunicazioni. La maggior parte di queste strutture occupa molto spazio aggiuntivo intorno ai sistemi IT, pertanto non è necessario installare rack ad alta densità. Tuttavia, il raffreddamento a liquido è una soluzione di raffreddamento ad alta densità. Se o quando gli operatori di telecomunicazioni inizieranno a distribuire rack da 15 kW, l’opzione del raffreddamento a liquido diventerà convincente.

Le probabilità sono favorevoli, in quanto la necessità di elaborazione in rete è in aumento. Gli operatori hanno ammesso il fatto e stanno agendo con urgenza, consapevoli che la mancata capacità di raffreddare adeguatamente i loro nuovi sistemi IT comporterà interruzioni di rete e bollette elettriche ancora più elevate.

In che modo la tua organizzazione gestisce la transizione delle telecomunicazioni all’edge e i cambiamenti relazionati al profilo termico nei punti di accesso al servizio nella tua rete?

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